Il Dojo e le sue regole – A.D.A.O.
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IL DOJO
E LE SUE REGOLE

Nello svolgimento dell'attività è necessario prestare la massima attenzione ai nostri compagni di allenamento.

L'esperienza ma soprattutto la concentrazione su ciò che stiamo facendo, ci permette in questo modo di svolgere il nostro lavoro in assoluta sicurezza.

E' bene tenere in ordine le armi, riporle negli appositi alloggiamenti, contrassegnarle per renderle distinguibili. Abbandonare un'arma o perderla evidenzia un fatto grave, non tanto per la perdita effettiva dell'oggetto, ma come segno di assoluta noncuranza verso ciò che si fa, ciò che rappresenta e verso se e gli altri.

Infine è bene che l'allievo sia sereno nella non comprensione, deve sforzarsi di fare quello che gli viene detto, anche se non ne capisce il senso, praticare senza interruzione. In situazioni particolari dove non si sa cosa fare è utile seguire i propri Senpai ed imitarli.

Precisazioni e consigli per il praticante di Arti Marziali Antiche


Il Dojo è il "Luogo del risveglio, dove si pratica l'arte".

Entrando nel Dojo, l'allievo lascia fuori le scarpe, si inchina ed entra; in presenza del Maestro o di un Senpai, l'allievo attenderà pazientemente il permesso di poter entrare.

Nel Dojo ci si predispone allo studio, abbandonando se stessi, le preoccupazioni e il "mondo esterno", con assoluta umiltà e serenità.

L'armonia che si ricerca all'interno del Dojo così come in noi stessi, passa attraverso il rispetto del Maestro e di ciò cui rappresenta, dei suoi Senpai, del Dojo, della nostra spiritualità e non ultimo nel pieno rispetto dei nostri compagni di allenamento.

Accettare sempre, senza troppe parole, i consigli di chi conduce la lezione, il presentarsi sempre con il Kimono in ordine, la cura per l'igene personale e il mantenere un tono di voce moderato, sono elementi necessari che conducono all'armonia e che quindi permettono una preparazione e concentrazione ottimali per svolgere il lavoro che si andrà a fare.