Le origini – A.D.A.O.
parallax background

LE
ORIGINI

Loris Salvalaggio

Il risultato si riscontra in una scuola omogenea, non affollata e con allievi che mediamente frequentano per almeno otto anni.

Loris Salvalaggio da l'opportunità agli allievi di essere istruiti anche da altri Maestri, per dare loro una visione più completa delle Arti Marziali, ed è per questo che promuove occasioni di incontro fra scuole di diverse discipline, per approfondire la filosofia ed accrescere la cultura marziale.

In tante occasioni l'accademia A.D.A.O., invitata da organizzazioni e federazioni, ha suscitato il rispetto e l'ammirazione dei massimi esponenti giapponesi, imponendosi specialmente per le straordinarie qualità etiche e umane dei propri allievi, che non hanno mai mancato di dare il massimo per comunicare entusiasmo e socialità davvero rari.

Detto questo è comprensibile, il rapporto di sfiducia del Maestro Salvalaggio nei riguardi di molte Federazioni, troppo intente a riempire le casse vendendo fumo, cinture, potere e ancor peggio violentando la dignità di chi non ha la forza di opporsi. Tante amare esperienze fanno approdare l' A.D.A.O. all' ASI, dopo un breve incontro col valente Claudio Barbaro, ed è qui che Loris Salvalaggio trova un angolo incontaminato, all'interno del quale promuovere quell'etica e quell'informazione ritenuta tanto importante.

Nakashima, Loris Salvalaggio

Yamaguchi, Loris Salvalaggio

LA STORIA


A Montegiorgio, un piccolo paese nella provincia di Fermo nelle Marche, esiste da 22 anni una realtà inaspettata: un'accademia dove si praticano esclusivamente le Arti Marziali Antiche, costruita in perfetto stile giapponese, meta dei massimi Maestri che qui trovano una forte rappresentanza del loro Giappone perduto.
Già perchè a detta degli stessi Maestri giapponesi, neanche nella terra nipponica c'è un Dojo come quello di Montegiorgio.
Fondata nel 1993 da Loris Salvalaggio, 7° Dan di Jujutsu Zen, l'attuale Accademia A.D.A.O. è la continuazione del Dojo di Venezia, diretto fino a quell'anno dallo stesso Salvalaggio insieme al suo Maestro Ezio Pellerito che a sua volta lo aveva fondato nel 1969.

Niente di improvvisato quindi, tutto nella tradizione e nel rispetto degli insegnamenti, che da Maestro a Maestro sono arrivati a superare la soglia del terzo millennio, insieme però a mille insidie che sempre più minacciano la sopravvivenza delle Arti più tradizionali.

Lo studio paziente, la costanza dell'applicazione, i sani principi di tolleranza, di onore a difesa dei più deboli, hanno spesso lasciato il posto all'approssimazione, al culto della spettacolarità e della violenza, iniettati da pseudo maestri che hanno colmato la propria inesperienza con invenzioni, create apposta per impressionare i più inesperti, e creare così una tendenza che allontana il pubblico dalla giusta informazione.

Per questo motivo, il Dojo del Maestro Salvalaggio non si può certo definire una "Attività commerciale": ogni iscrizione viene valutata dal punto di vista umano e attitudinale e sottostà ad un impegno minimo annuale, il che comporta ovviamente, un importante sfoltimento iniziale.

"L'arte Marziale non serve a essere invincibili, in realtà aiuta a vivere meglio, ma questo nessuno vuole capirlo più...."

Nelle innumerevoli occasioni di incontro e scambio fra maestri, uno sembra il pensiero portante su cui esponenti di spicco di Arti Marziali come Nakashima (Jujutsu), Kumai, Brandozzi e lo stesso Salvalaggio si ritrovano.

Attualmente Loris Salvalaggio ricopre il ruolo di Presidente provinciale dell' ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) ed è consigliere della ASAM ITALIA, associazione che costituisce un organo di controllo sulla qualità dell'Arte Marziale e di quanti operano all'interno di questa. La ASAM ITALIA, sul suo sito internet, da visibilità ai maestri che indipendentemente dal grado, meritano di comparirvi per quanto hanno fatto per amore e non per potere concesso.

Il Maestro Salvalaggio auspica di essere contattato da chiunque abbia a cuore le sorti delle Arti Marziali, per qualsiasi nota e suggerimento.

Kumai, Loris Salvalaggio, Brandozzi